DI LEONARDO CECCHI
Allora Roberto Calderoli ieri è riuscito a presentare 250mila emendamenti (sottolineo: non 250, 250mila) in Commissione per bloccare un disegno di legge che vuole inserire l’ambiente in Costituzione, dato che non apprezza la novità.
Direte voi: ma come ha fatto a presentare 250mila emendamenti? La risposta è francamente sconcertante: perché ha a disposizione un “software fabbrica-emendamenti” con cui intasa i lavori del Senato di proposito. Funziona così: prende un testo di emendamento (tipo file word) e lo carica in questo software che da quello ne produce automaticamente centinaia di migliaia simili (il software cambia qualche parola). Poi li presenta tutti in commissione, paralizzando ovviamente i lavori.
In un’occasione, qualche anno fa, presentò invece 82 milioni di emendamenti. Quindi c’è andato leggero stavolta.
Ma si può lavorare così? Con gente che si inventa e usa dei software che hanno lo scopo di intasare i lavori? Con la minaccia di paralizzare il Senato inondando le commissioni con centinaia di migliaia di emendamenti farlocchi?
Senza parole. Anzi qualcuna sì: non siete degni delle istituzioni. Forse neanche dell’asilo.