DI LEONARDO CECCHI
Sessanta punti. E anche un pezzo di naso tagliato. Michele Dal Forno, rider e studente ventunenne di Verona, si è beccato tutto questo perché ha difeso una ragazza dalle molestie di un baby-boss di 16 anni che gira con il coltello.
È successo a Verona, di sabato, quando ha visto una studentessa accerchiata da due ragazzini che la infastidivano. Si è avvicinato per aiutarla, e così uno dei due ha estratto un coltello sferrandogli un colpo al volto e provocandogli questa ferita. Il ragazzino è stato poi trovato e fermato (fortunatamente).
Due auguri, tutti e due sentiti. Che la famiglia del ragazzino di sedici anni risponda per quanto accaduto (perché se tuo figlio a 16 anni fa questo la colpa è tua, padre e madre), e che a Michele Dal Forno venga dato tutto l’aiuto possibile per ritornare ad una condizione di normalità. Se verrà lanciata, come spero, una raccolta fondi per trattamenti di chirurgia plastica, daremo una mano in ogni modo. Perché non è possibile che a pagare con cicatrici a vita per una cosa del genere sia un ragazzo che ha fatto quello che in tanti non avrebbero fatto, ossia non voltarsi dall’altra parte.