DI MASSIMO RIBAUDO
“Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura”.
Sono riprese le esatte parole del programma dell’Ulivo, di IBC e di Renzi.
Non abbiamo mai fatto un cazzo. Non c’è un’identificazione di driver prioritari. Fuffa in libertà.
“Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”.
Un programmino per migliorare la raccolta differenziata, il riciclo e l’acquisto di bus all’idrogeno.
Minchia, oh. Rivoluzione.
“Infrastrutture per mobilità sostenibile”.
Alta velocità. Insomma, viaggerete meglio se andate a Bari, Napoli, Roma, Bologna, Milano, Torino, Venezia. Per gli altri 8.100 Comuni in Italia, prendete l’automobile.
“Istruzione e Ricerca”. Risanamento edifici scolastici e asili nido.
Vabbè dai, lo diceva Prodi nel 2001. Attendiamo fiduciosi.
“Inclusione e coesione”. Centri per l’impiego che non hanno MAI funzionato dal 2005 e imprese femminili. In che settori? Boh. Meglio Onlyfans e vincere a L’eredità, ragazze.
“Salute”. Prosit.
Riforme. Quattro partiti sopra il 10% dei consensi, quattro idee completamente diverse, opposte, confliggenti, da guerra civile, su Giustizia, concorrenza e pubblica amministrazione. Cosa potrà mai andare storto?
Se i 222 miliardi li davate ai cittadini facendoli cadere con l’elicottero potevate ottenere di più.