DI PAOLO DI MIZIO
L’ing. Carlo De Benedetti non ama Giuseppe Conte. Lo ha detto in diverse interviste, senza spiegare perché. Intanto il suo giornale, Domani, pubblica un articolo dal titolo intrigante (e diffamatorio): “Gli affari segreti di Conte”.
È un articolo pieno di aria calda. Si riferisce a un incarico professionale svolto da Conte come avvocato civilista nel 2012-2013 e un altro nel 2015, entrambi su mandato di una grande azienda, Acqua Marcia, che all’epoca versava in difficoltà economiche e per questo aveva delle controversie legali e necessitava di pareri legali per elaborare una proposta di concordato preventivo.
“Affari segreti” titola il giornale. Ma gli affari, come replica Conte, non erano “affari”: erano incarichi professionali pubblici, dichiarati, compensati con i normali onorari previsti. E non erano certamente “segreti”: erano alla luce del sole, con atti e pareri professionali, ufficiali, che poi venivano inviati ai tribunali, come tutti gli atti di tutti gli avvocati.
Adesso scopriamo, da quanto racconta Conte, che Carlo De Benedetti, al tempo in cui Conte era a Palazzo Chigi, tentò più volte di ottenere un appuntamento con l’ex premier e mai lo ottenne.
Che cosa voleva da Conte l’ingegner De Bendetti, lui sì uomo d’affari?