DI VINCENZO G. PALIOTTI
Era proprio necessario la richiesta di sfiducia al Ministro Speranza?
A parte il fatto che se Speranza era da sfiduciare, in proporzione Fontana e qualche altro suo “collega” di malefatte come ci si doveva comportare? E di motivi per la sfiducia, ed altro, ce n’erano e ce ne sono a iosa.
Il bello però è che proprio chi lo ha dipinto, il malcapitato Speranza, come il diavolo, come un nullafacente, un incompetente, e loro di “soggetti simili” se ne intendono, hanno votato poi contro la sfiducia, nonostante mesi di attacchi continui al Ministro, lasciando soli i loro “compagni di lotta” con a capo la Meloni a votare la sfiducia al Ministro.
C’è poi da chiedersi come mai nessuno dei loro sostenitori, quelli dei corni, delle leggende sul Po, delle ampolle con l’acqua dello stesso fiume, chieda conto di questi cambiamenti di opinione improvvisi e inusitati e nel giro di pochi giorni. Quale spiegazione darà il loro “capitano” perché possano continuare a sostenerlo? Un po’ come capire come mai costui contesti il governo del quale il suo gruppo fa parte, riguardo l’ora di inizio del “coprifuoco” per esempio. Una questione resa ridicola e strumentale, sapendo che le ore 22.00, inizio del provvedimento, potranno essere spostate a seconda dei dati pervenuti dal CTS.
Ma infine, e per fortuna è andata come tutte le persone per bene, quelle che hanno a cuore realmente l’interesse pubblico si aspettavano.
Applausi a scena aperta alla dichiarazione dei risultati del voto, anche da parte del gruppo del “capitano”, in linea con l’incoerenza che è una loro “qualità”, una delle tante.