DI LUCA PIETROLUCCI
Oggi abbiamo avuto la conferma della presenza del Covid-19 a Bella Farnia (Latina) e, finalmente, ci siamo accorti che a pochi metri da villa Volpi e dai vip del lungomare pontino c’è il degrado, la povertà e perchè no anche una sorta di schiavitù salariata.
Secondo le sacre scritture dell’induismo il Kali Yuga è un’epoca oscura di caos e abbandono. A Bella Farnia, e in generale in molte periferie italiane, sembra di essere capitati proprio nel famigerato periodo del ciclo universale descritto nella religione maggioritaria del continente indiano.
Senza ombra di dubbio, il residence Bella Farnia, abitato per larga parte da indiani sikh proveniente dal Punjab, è diventato negli anni un ghetto. Le condizioni igienico-sanitarie lasciano a desiderare, infatti manca addirittura acqua potabile con cui potersi lavare. Senza contare il degrado generale e la mancanza di svago. Ovviamente in un contesto del genere non poteva che proliferare l’illegalità e lo spaccio di droga. I residente del residence segnalano la presenza di oppiacei e cocaina, ma tra i braccianti vengono utilizzate maggiormente sostanze dopanti e metamfetamine per migliorare le prestazioni lavorative.
La paura la fa da padrona nel residence, mi ricordo ancora quando provai a parlare con alcuni braccianti per chiedere loro informazioni sullo spaccio di stupefacenti, la risposta fù abbastanza eloquente: “ho famiglia e non posso.”
Ultimamente poi in zona c’è chi pensa di essere il padrone incontastrato e minaccia chiunque provi a opporsi o a denunciare le malefatte subite sia dai residenti italiani che da quelli indiani.
Non ci stupiamo se molti di loro non segnalano di avere il covid. Purtroppo tra i sikh c’è chi non ha la macchina e a causa dei turni massacranti non riescono nemmeno a raggiungere la ASL più vicina. Basti pensare che per garantire un servizio sanitario di base interviene Emergency che, almeno quando andavo io, forniva ai braccianti un servizio di medicina di base gratuito.
Fa davvero sorridere che ci siamo accorti dell’esistenza degli invisibili del del residence e i soltanto adesso che abbiamo paura di infettarci ma almeno si può far luce su una delle realtà più intricrate della nostra provincia.