CANTICO A MAGGIO

Di LIDANO GRASSUCCI

Mi baci con i baci della sua bocca!
Sì, migliore del vino è il tuo amore.
Inebrianti sono i tuoi profumi per la fragranza,
aroma che si spande è il tuo nome:
per questo le ragazze di te si innamorano.
Trascinami con te, corriamo!
M’introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo di te,
ricorderemo il tuo amore più del vino.
A ragione di te ci si innamora!

Cantico dei cantici, Sacra Bibbia

Esiste maggio che talvolta viene stanco di un aprile che fa dispetti non meno di marzo. Giocano i ragazzi con l’inverno ormai lontano perché è qui la differenza, non il caldo, il freddo, non la pioggia o il sole. Ma l’allegrezza, l’allegrezza quel concetto che abbiamo accantonato in nome dell’apparenza, della “mostranza” che è l’arte di far vedere di possedere il miglior cavallo e non di saperlo cavalcare.

Un ronzino, un asino, uno scudiero contadino ed un ideale questo serve per cambiare il mondo. Un ronzino memoria di un grande animale, un asino pigro che porta chi ha paura di non mangiare e si fa grasso da quasi non camminare, un uomo che si fa generoso nella sia illusione ed ama Dulcinea del Toboso. Tutto qui, un paradosso, che le leggi dei saggi hanno tagliato le letture della bellezza

Alla puledra del cocchio del faraone
io ti assomiglio, amica mia.
Belle sono le tue guance fra gli orecchini,
il tuo collo tra i fili di perle.
Faremo per te orecchini d’oro,
con grani d’argento.
Mentre il re è sul suo divano,
il mio nardo effonde il suo profumo.

Il sacro passo per questo creato e non si elevò a sapere ma scese a vedere e si fermò a sentire cose che sono negate a Dio, agli dei, ma sono necessarie agli uomini per essere tali. IL creatore creò le cose, una ad una, con grande scrupolo ma non poteva creare il ricordo di un creato che non c’era, la scrittura che tramanda i fatti che avverranno per quelli già avvenuti, e i numeri nella loro Ragione che è un Dio che farà il suo contrario.

E non c’entrano i demoni, ma questa voglia di mischiare le carte che hanno i creati a dispetto del creatore, questa voglia di vivere a modo loro nella necessità di un’ idea, un ronzino e il petto contro la fine.

Nel mondo oggi più di ieri domina l’ingiustizia,
Ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia;
Proprio per questo, Sancho, c’è bisogno soprattutto
D’uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto

Francesco Guccini, Don Chisciotte

E siamo qui in questo maggio giocoso a giocare con le memorie, i fatti, gli amori e le lettere in un mondo nato bello nei suoi errori cresciuto male nei tanti aggiustatori che ci han dato moralisti senza morali, sacerdoti senza fede, e cavalieri macchiati di casi propri.

Invece c’era una re così saggio da amare e amare in modo naturale.

“Favo di miele sono le parole gentili, dolcezza per l’anima e refrigerio per il corpo.”

Re Salomone
Fattoalatina