DI LEONARDO CECCHI
A sentirla si fa fatica a crederci. Allora in sostanza all’Istituto Antonio Maria Jaci di Messina la dirigente scolastica ha avuto una brillante idea: far presentare a Giorgia Meloni la sua autobiografia a tutti i ragazzi. Un evento proprio.
E già questo sarebbe grave, perché la scuola è di tutti e non è posto per propaganda. Ma quello che lascia allibiti e preoccupati è la circolare che la dirigente ha fatto girare poco dopo. Una circolare dove si specifica che “I docenti vigileranno sugli alunni in presenza, provvederanno a mantenere il collegamento all’incontro per tutta la sua durata”. E chi non parteciperà dovrà presentare giustificazione.
Cioè siamo a livello di regime, con tanto di docenti che devono “vigilare” sull’indottrinamento di minorenni fatto attraverso l’autobiografia della leader di un partito marcatamente di destra, e segnalare quelli che non rimangono fino all’ultimo così da togliere loro crediti.
Questa è follia. Il Ministero intervenga subito.
Ah, Meloni, com’era la storia del regime che altri vorrebbero instaurare?