DI FILIPPO ROSSI
Il Medioevo è finita da un pezzo, ma nel 2021 a Torino, in occasione di un’iniziativa benefica, la “Partita del Cuore” che si giocherà stasera all’Allianz Stadium di Torino tra la Nazionale Cantanti e i Campioni per la Ricerca, le donne sono considerate una “categoria a parte” che non può avere contatti con il maschio atletico che invece mostrerà tutto il suo vigore in campo.
Protagonista della triste vicenda e Aurora Leone, comica dei The Jackal, che ieri sera alla cena ufficiale della manifestazione si è sentita dire dal direttore generale della Nazionale Cantanti, Gianluca Pecchini, che doveva sedersi con le donne e non poteva stare al tavolo con gli uomini.
La segregazione razziale, praticamente.
In un video su Instagram con il collega Ciro Piriello, Aurora ha raccontato lo sconcertante episodio. Avvenuto davanti a testimoni. Pecchini si sarebbe rivolto alla giovane attrice invitandola ad alzarsi dal tavolo della squadra perché non aperto alle donne: “Vai al tavolo delle donne” le avrebbe intimato.
“Ma io sono stata convocata” ha replicato incredula la giovane, con anche Ciro intervenuto a difesa della collega per spiegare che Aurora avrebbe dovuto giocare l’indomani e che quindi aveva tutti i diritti di stare a tavola con la squadra.
“Gli abbiamo fatto presente che non ero un’accompagnatrice, ma giocatrice – raccontano Aurora e Ciro nel video – Ma ha risposto: ‘Non farmi spiegare perché non puoi stare seduta qui, tu non puoi e basta. Ciro può stare, tu no, non puoi stare seduta qui, sono le nostre regole. Non mi fare spiegare perché’”.
Quindi un uomo, pure se giocatore della squadra della ricerca, poteva sedere con la Nazionale. Una donna no.
“Quando gli ho detto che avevo ricevuto la convocazione e avevo dato anche le misure del completino – continua la ragazza –, mi ha risposto: ‘Tu il completino te le puoi mettere pure in tribuna, che c’entra. Le donne non giocano. Queste sono le nostre regole e se non le volete rispettare dovete uscire da qua’”.
A questo punto Ciro si è arrabbiato e i due per tutta risposta sono stati cacciati anche dall’albergo. “Andro dei Negramaro, Eros Ramazzotti e altri cantanti che erano con noi, sono venuti a chiederci scusa – aggiungono -. Quello che è successo ha dell’incredibile. Questo è un evento di beneficenza, non la Champions League”.
“Per questo io e Ciro non parteciperemo alla Partita del Cuore. Ci sentiamo estranei da un contesto che dovrebbe avere tutt’altro scopo – concludono -. Continuiamo a sostenere il progetto, perché donare per la ricerca contro il cancro resta una cosa importante, ma non ci sentiamo di partecipare alla partita. Avrei voluto giocare anche in quanto donna, mi spiace parlare in questi toni ma quello che mi è successo non mi era mai capitato. Mi sono sentita in imbarazzo”.