RAGGI ASSOLTA, MA LA GENTE LO SAPRÀ?

DI CLAUDIA SABA

Si conclude con un’assoluzione la vicenda giudiziaria che ha accompagnato quasi tutto il mandato della Sindaca di Roma Virginia Raggi.
Accusata di falso per la nomina a capo del dipartimento Turismo del Comune di Renato Marra, fratello dell’allora capo del personale del Campidoglio, Raffaele Marra, è passata
in giudicato la sentenza di assoluzione emessa dalla corte d’Appello di Roma.
La procura generale non ha presentato ricorso in Cassazione.
La Raggi era stata già assolta in primo grado a novembre 2018, perché «il fatto non sussiste».
La vicenda giudiziaria che ha coinvolto la Sindaca, ha dell’inverosimile.
Sbattuta in prima pagina, offesa e umiliata da quasi tutta la stampa nazionale, quella garantista con tutti ma non con lei, per intenderci.
Aggredita con insulti sessisti dal giornale di Feltri, poi querelato e costretto a risarcirla.
Accusata di inesperienza ma “esperta” a tal punto da concepire un crimine così grave.
Oggi la Raggi è stata assolta.

Non sono mai stati assolti invece
Alemanno e i suoi compari Buzzi e Carminati, che pur condannati, non hanno mai avuto una stampa “contro” così come avvenuto con l’attuale sindaca.
Una sindaca che, mi preme ricordarlo, è stata l’unica capace di sconfiggere le forze criminali che da anni tenevano in pugno la capitale.
L’unica capace di presentarsi all’alba del 20 novembre 2018
per seguire di persona lo sgombero e l’abbattimento di otto villette dei Casamonica in via del Quadraro.
Un’operazione che ha visto scendere in campo circa 100 uomini tra agenti del commissariato Romanina, carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo e agenti di Roma Capitale.
Le amministrazioni precedenti non si erano fatte mancare nulla.
Disastrose, criminali eppure ancora oggi ritenute “esperte”.
Così esperte da trascinare Roma dentro cumuli di immondizia sin dai tempi di Alemanno, e Marini successivamente.
Da destra a sinistra senza distinzioni.
L’assoluzione metterà fine alla gogna mediatica nei suoi confronti?
Dalle ultime interviste sembrerebbe proprio di no.
Anzi, sono quasi certa che anche oggi saranno pochi quelli che chiederanno scusa alla Sindaca di Roma.
E la notizia della sua assoluzione, forse, non la troveremo in prima pagina.