DI LEONARDO CECCHI
Tanti si fecero chilometri e chilometri e piedi pur di votare. In mezzo ai campi, sui monti. Ovunque in Italia. Anche tante, tantissime donne. Quel 2 giugno, furono in tanti a votare per la prima volta in tutta la vita.
Più di 25 milioni di persone, dopo 20 anni di dittatura e 5 di guerra, esercitarono oggi il diritto di voto. Scegliendo la Repubblica, che deriva dal latino “Res publica”, ossia “Cosa pubblica”. La nazione, la società, la terra non di un un solo uomo, di un re, ma di tutti. Del contadino e dell’operaio, dell’impiegato e del commerciante. Dell’uomo e della donna.
Con tanti limiti, problemi e ammaccature, quella Repubblica esiste ancora oggi. Con la certezza di renderla più forte, migliore e più salda di ieri, oggi la celebriamo assieme al diritto di voto per la prima volta esercitato in questo giorno dopo anni di buio.
Buona festa della Repubblica!