DI LEONARDO CECCHI
“Molte persone scoprono che stare a casa con il sussidio è più comodo rispetto a mettersi in gioco cercando lavori probabilmente anche poco remunerati. Rivolgo un appello ai ragazzi: non sedetevi su facili situazioni, abbiate la forza di rinunciare ai sussidi facili e mettetevi in gioco”.
Guido Barilla, Presidente della Barilla, oggi ci insegna come si ci si mette in gioco: rinunciando ai sussidi ed evitando situazioni facili.
Tipo la sua, ad esempio. Che ha ereditato una multinazionale che fa 3,5 miliardi e passa di fatturato. Condizione che secondo lui gli permette di dire al ragazzo a cui viene offerto un “lavoro” da 3 o 4 euro l’ora per 8-9 ore al giorno che se lo rifiuta per un sussidio da 6/700 euro sta sbagliando. Perché così non si mette in gioco e i sussidi fanno male.
Fanno male agli sfruttati. Ma non a lui. Perché il capolavoro di Barilla è dire, nella stessa intervista che contiene la perla in incipit, che però il suo settore deve “essere finanziato dallo Stato”. Capito? Se 600 euro vanno a un disperato è un errore. Se agli industriali vanno milioni di sussidi dei contribuenti no. Allora tutto ok.
Paolo Villaggio fu un autentico genio. Perché con il suo Fantozzi fotografò alla perfezione questa Italia che, per quanti soldi possa avere, rimarrà sempre la più ridicola e grottesca di tutte.