SALVINI E LA STREGONERIA ELETTORALE

DI LEONARDO CECCHI

“Ho chiesto a Draghi di togliere le mascherine”. Così tuona oggi Salvini.
Lui sa già che le mascherine verranno tolte a breve, quasi certamente. Ma lui oggi, pur sapendolo, lo chiede comunque.
Lo fa perché l’approccio ai risultati politici di Salvini è tecnicamente paragonabile a quello di uno sciamano.
In antichità, presso la stragrande maggioranza delle culture, sacerdoti, stregoni o sciamani facevano riti scientificamente inutili per far sorgere e tramontare il sole, far piovere, far tornare la selvaggina e via discorrendo.
Quando ciò avveniva era perché il ciclo della natura lo determinava, non certo per il ballo, il canto o il sacrificio dello sciamano di turno. Ma loro dicevano “Visto? È merito mio”. E tutti ci credevano.
Lo stesso vale per Salvini su coprifuoco, aperture e ora mascherine.
Il suo contributo al contenimento del virus è zero.
Proprio zero.
Ma quando per altri fattori non dipendenti da lui il virus circola di meno consentendo l’allentamento di misure, lui parla e dice “Visto? È merito mio, lo hanno fatto perché l’ho chiesto io”. E in tanti, purtroppo, ci credono.
Historia magistra vitae, è vero. Ma sarebbe un passo avanti se in tanti iniziassero a capire che quello che questo signore fa non è politica: è stregoneria elettorale.