DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI
Ormai siamo quasi tutti contro il razzismo, ma non contro i razzisti, contro lo sfruttamento, ma non contro gli sfruttatori, contro l’oppressione economica, ma non contro i suoi oppressori.
Comprate la verdura a meno di un euro, fate acquisti su Amazon, avete denaro anche solo in minima parte in titoli?
State alimentando i razzisti, gli sfruttatori e gli oppressori economici.
È ormai chiaro che non si può avere tutto gratis o in fretta senza sfruttare troppo qualcuno, magari straniero e/o di colore, come è chiaro che l’interesse economico che ci governa si genera attraverso mercati che non reagiscono alla produzione di beni di qualità od al benessere generato alle persone o alla società, ma, al contrario, alla produzione di un profitto puramente numerico, generato comprimendo salari e qualità di produzione, ovvero riducendo benessere alle persone ed alla società.
Così, immersi un un sistema razzista e di sfruttamento che noi stessi legittimiamo ed alimentiamo siamo felici di piegare i ginocchi per il razzismo forse per dimenticare di esserci già piegati da molto tempo a 90 gradi sotto la più subdola pressione del moderno capitalismo economico.
“Dai diamanti non nasce nulla, dal letame nascono i fiori” (Fabrizio De André)