DI LUCA BAGATIN
Il partito dei “Comunisti di Russia”, guidato dal 42enne Maxim Suraykin, dopo aver reso omaggio al Mausoleo di Vladimir Lenin e alla tomba di Josif Stalin – padri dell’Unione Sovietica – deponendo corone di garofani rossi, hanno aperto il 30 giugno, a Mosca, la seconda fase del loro VI Congresso.
Tale Congresso ha annunciato la presentazione delle liste elettorali dei “Comunisti di Russia” alle elezioni per il rinnovo della Duma di Stato, che si terranno il 19 settembre prossimo e ha scelto i 400 candidati che andranno a concorrervi.
Suraykin ha espresso aperture al Partito Comunista della Federazione Russa (KPRF) di Gennady Zjuganov e al partito socialista patriottico “Russia Giusta – Per la Verità” di Zakhar Prilepin, proponendo di discutere per la divisione dei collegi uninominali e per il sostegno congiunto dei candidati.
Si tratta della prima apertura dei “Comunisti di Russia” al partito di Zjuganov, da loro sempre considerato eccessivamente “moderato e riformista”.
Suraykin ha dichiarato di voler offrire sia al KPRF, sia ad altre organizzazioni comuniste e socialiste, compresi i nazionalbolscevichi di Limonov, con i quali hanno spesso collaborato, la possibilità di creare un “fronte rosso di sinistra” in grado di contrapporsi al liberal-conservatorismo di “Russia Unita”, espressione di Vladimir Putin.
Non essendo più possibile legalmente costituire coalizioni, i “Comunisti di Russia” intendono farlo invitando a far convergere i voti sui candidati di area comunista e socialista nei singoli collegi elettorali.
L’obiettivo, secondo Suraykin, è quello di far ottenere alle forze di sinistra patriottica la maggioranza dei seggi nella Duma di Stato, ovvero il parlamento russo.
I “Comunisti di Russia” sono nati nel 2012 e sono un partito marxista-leninista antirevisionista.
Pur non essendo ancora rappresentati nei parlamento russo, alle recenti elezioni amministrative hanno visto aumentare i loro consensi e, oltre a promuovere un programma radicalmente anticapitalista, ritengono che il governo non abbia fatto nulla per limitare i contagi da Covid 19 nel Paese. Allo stesso tempo, intendono presentare una legge sull’inammissibilità della vaccinazione obbligatoria contro il Covid 19. Per garantire libertà di scelta ai cittadini.
Maggiori informazioni sul partito e il Congresso al sito ufficiale: http://komros.info.
Luca Bagatin