DI LEONARDO CECCHI
Ci sono disabili, minori, persone con difficoltà psichiche o fisiche che grazie alle poche centinaia di euro dell’RdC arrivano a fine mese. Persone che questa società, a tratti schifosa, ha emarginato e ridotto all’esclusione.
Queste persone, la cui colpa è essere indigenti, non meritano di esser chiamate “tossiche”. E i soldi che prendono non sono metadone: sono l’unico modo che hanno di arrivare a fine mese.
Di tossico c’è solo una certa politica che si dichiara “paladino” del popolo ignorando poi chi ha realmente bisogno.
Una politica ipocrita, di chi si dice patriota e poi con la patria in pandemia si sottrae a ogni responsabilità di governo per raccattare voti sobillando il popolo, soffiando sul fuoco dell’ignoranza, avvelenando i pozzi.
Una politica strafottente, ingorda e priva di ogni scrupolo, di chi prende migliaia di euro al mese da anni e anni pur avendo tassi di assenteismo non vergognosi, ma immorali e blasfemi, per poi sorridere come se nulla fosse.
Una politica barbara, che solo in tempi bui e decadenti come questo poteva sperare di crescere, perché fondata sull’urlo assordante e su idee talmente sciocche da risultare spesso sfidanti le leggi della stessa fisica.
Questo è quanto c’è di tossico. Altro che integrazioni al reddito.