VITERBO, NESSUN COLPEVOLE PER LA MORTE DI SESTINA. ESULTANO GLI AVVOCATI DI LANDOLFI

DI CLAUDIA SABA

Assolto Andrea Landolfi per la morte della fidanzata Maria Sestina Arcuri.
La sentenza pronunciata dalla Corte d’Assise del Tribunale di Viterbo è arrivata nel pomeriggio di ieri.
Landolfi è stato condannato a 4 anni soltanto per lesioni.
La caduta dalle scale di Sestina avvenuta la notte tra il 3 e il 4 febbraio 2019 a Ronciglione nella casa della nonna dell’imputato, sarebbe stata quindi, del tutto accidentale.
L’appartamento in cui è accaduta la tragedia, disposto su due piani, era stato setacciato più volte dagli uomini del Ris.
Le tracce di sangue erano state rinvenute ovunque ma
Sestina sarebbe morta perché “inciampata” sul gradino di una scala.

Siamo soltanto all’inizio del processo, mancano ancora due gradi di giudizio e parlare di “vittoria” sembra azzardato oltre che fuori luogo.
Come se la morte di una persona fosse qualcosa da festeggiare.
Come se la morte assurda di Sestina possa facilmente essere spiegata da una prima sentenza con troppi dettagli ancora tutti da verificare.
Eppure gli avvocati dell’accusa hanno festeggiato ieri l’evento tra champagne e grandi risate postate sui social.
È triste constatare quanto la realtà processuale sia troppo spesso lontana dalla verità.
E quanto, certi atteggiamenti, rivelino il degrado dell’animo umano.
Spietato e senza alcun rispetto della vita.
Non si canta mai vittoria prima dell’ultima udienza di un processo.
Alla fine “colpevole” resta e resterà sempre chi, pur presente, non ha fatto nulla per impedire la morte di un’altra persona.
E troppo spesso, è colui che possiede le chiavi di casa a provocarla.