DI EMILIANO RUBBI
Giovanni Malagò, il Presidente del CONI, dopo la vittoria di Jacobs, dice che è “ABERRANTE che non ci sia uno Ius Soli SPORTIVO”.
In pratica: se sei un bravo atleta, ti diamo subito la cittadinanza italiana. Che è un po’ come gli oriundi in nazionale, no? Sei forte? Ma certo che sei italiano, sei italianissimo, pure se di italiano c’hai solo un trisavolo da parte di zia che, nel 1700, era nato per sbaglio a Cernusco Sul Naviglio.
E tutti gli altri? Quelli che sono nati senza la fortuna di essere dei bravi calciatori o dei campioni sportivi? Di loro stic@zzi. Diventeranno cittadini italiani a 20, 30 anni, quando le infinite lungaggini burocratiche glielo consentiranno, anche se sono nati e cresciuti qui, anche se l’unica lingua che conoscono è la nostra, anche se la loro cultura è la nostra. È un po’ come vedere i leghisti festeggiare Jacobs.
Perché il ne*ro va bene, va benissimo, se gli porta delle medaglie o fa vincere la loro squadra del cuore. Altrimenti se ne stesse a casa sua, anche se “casa sua” è la nostra. Siete rivoltanti, sul serio.