DI EMILIANO RUBBI
20 anni di guerra.
241.000 morti.
5 milioni di profughi.
2.000 miliardi spesi solo dagli USA
8 miliardi spesi dal nostro paese.
E oggi siamo tornati a una situazione simile a quella del 2001.
Ha dato un po’ di cifre sull’Afghanistan, Gino Strada, nel suo ultimo articolo, pubblicato poche ore prima di morire.
Le uniche ad aver guadagnato da questa ennesima guerra sono state le industrie che producono armi.
Gli altri hanno perso tutti.
“Noi”, “loro”, le economie, i popoli, le vittime.
E così, mentre la politica che aveva appoggiato e finanziato tutte le guerre di quest’ultimo ventennio (oltre ad aver rinnovato per l’ennesima volta gli infami accordi con la Libia per i lager dei migranti) esprimeva il proprio cordoglio per la morte del fondatore di Emergency, lui, per l’ennesima volta, gli diceva chiaramente in faccia cosa pensava di loro.
Ci voleva davvero una grande faccia da culo per celebrare sui social network Gino Strada, quando per anni non si è fatto altro che andare contro a tutto quello per cui lui si è sempre battuto.
Ma se c’è una cosa che non manca ai nostri politici è proprio la faccia come il culo.
Sono sicuro che anche Gino Strada lo sapesse perfettamente.