KABUL: DUE ATTACCHI ALL’AEROPORTO, UN ALTRO IN CENTRO. DECINE DI VITTIME

DI CRISTIANO TASSINARI

Morti, feriti e civili in fuga: all’aeroporto di Kabul è l’inferno.

Sono due le esplosioni avvenute nei pressi di un cancello d’ingresso allo scalo. Una terza esplosione è avvenuta invece in pieno centro, distaccata dalle altre due, quando in Italia era già sera. Ed ancora, una quarta forte esplosione è stata nitidamente udita nella tarda serata italiana, ancora in prossimità dello scalo aeroportuale.

Si contano decine di vittime (almeno 60), tra cui anche diversi bambini ed oltre 130 i feriti.

Dal Pentagono, arriva conferma del decesso anche di 12 militari statunitensi (oltre a 15 feriti).

L’ISIS rivendica gli attentati.

Gli attacchi sono stati rivendicati da una cellula dell’ISIS, per l’esattezza dall’ISIS-K, l’Islamic State della provincia afghana del Khorasan. Gli scoppi sono stati seguiti da diversi spari, compreso quello al C-130 italiano in fase di decollo che non ha fatto danni né feriti.

Emergency ha subito comunicato che nel suo ospedale di Kabul sono arrivati circa 60 feriti e sei vittime.

Alcuni testimoni hanno dichiarato che è stato colpito anche l’esterno un hotel che ospitava statunitensi: almeno tre feriti. Colpi di mitragliatrice durante il decollo di un aereo italiano: secondo l’intelligence si è trattato di spari delle truppe afghane per disperdere la folla al gate dell’aeroporto.

Talebani condannano l’attentato.

I talebani dagli altoparlanti invitano gli afghani a restare a casa e non uscire: i fondamentalisti al governo hanno “condannato categoricamente quanto accaduto” all’aeroporto di Kabul. Lo ha dichiarato in una nota il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid. Mujahid ha dichiarato di non avere ancora informazioni sui possibili responsabili dell’attentato, che fonti di USA e GB attribuiscono all’Isis.

Negli scorsi giorni, gli 007 americani e britannici avevano lanciato l’allarme sul rischio di attentati.

Le ambasciate di Stati Uniti, Australia e Regno Unito avevano avvertito i loro cittadini di non recarsi allo scalo citando “minacce alla sicurezza fuori dai cancelli”. Marise Payne, ministro degli Esteri australiano, ha invitato tutti gli australiani presenti a Kabul a restare in luoghi sicuri in attesa di ulteriori informazioni. La situazione nel Paese, prosegue la nota, è di estremo pericolo.

Difesa: nessun italiano coinvolto

Nessun italiano è stato coinvolto nell’esplosione presso l’aeroporto di Kabul: la deflagrazione è avvenuta in un’area distante da dove stanno operando i militari italiani per le ultime fasi dell’operazione Aquila e l’evacuazione dei cittadini afghani.

Non c’è più sicurezza per le strade e nello scalo che era e resta l’unica speranza per decine di migliaia di persone di fuggire dai talebani tornati al potere.

Biden minaccia rappresaglie.

Il presidente americano Joe Biden, che aveva in programma un bilaterale col premier israeliano Bennett, si è riunito nella Situation Room della Casa Bianca assieme al suo team della sicurezza nazionale, tra cui il segretario di stato Antony Blinken e il capo del Pentagono Lloyd Austin.

La prima decisione è il ritiro immediato dell’Ambasciata americana da Kabul.

Biden ha poco velatamente minacciato rappresaglie contro lo Stato islamico del Khorasan, in risposta agli attentati odierni che hanno visto anche il decesso di militari statunitensi.

Da Euronews by Cristiano Tassinari e Debora Gandini