BUGIE E SOLDI. LA SQUALLIDA STORIA DI DANIELE MONDELLO

DI CLAUDIA SABA

“No, ma io… io cerco molti soldi. Non mi interessa. Se mi vogliono…altrimenti non ci vado”. È Daniele Mondello che il 10 ottobre parla al telefono con suo cognato.
Ma i carabinieri lo ascoltano.
Daniele Mondello papà di Gioele e marito di Viviana,
l’uomo che dovrebbe essere affranto dal dolore, che ha già tempestato di foto e video compassionevoli i social con le immagini di Gioele e Viviana sorridenti, si svela.
Lui che per andare in televisione a parlare del suo dramma vuole soldi. Tanti.
Viviana il 3 agosto, dopo un incidente con l’auto, sarebbe scappata nelle campagne a piedi insieme al figlioletto di 4 anni.
Sono queste le conclusioni delle indagini.
Dopo averlo ucciso, si sarebbe suicidata lanciandosi da un traliccio.
Daniele Mondello conosceva perfettamente la situazione di disagio che stava attraversando la moglie.
Il 18 marzo 2020, durante una crisi di Viviana, aveva detto al 112: “dice cose allucinanti è fuori di testa ormai, è fuori di testa”.
Ma invece di vivere il suo dolore in silenzio, ha preferito raccontare il falso sostenendo, senza alcun indizio, che Gioele e Vanessa siano stati prima rapiti e poi uccisi.
Mente sapendo di mentire.
Lo ammette parlando al telefono con un amico.
E già pensa a quanti soldi
potrà chiedere alle tv, per raccontare il suo dramma.
Un dramma che lui trasforma in una farsa.
All’amico Tonino, Daniele Mondello dice: “Lei (Viviana) era malata. Diceva sempre che sarebbe successo qualcosa a me e al bambino. Aveva sempre queste paure allucinanti. Non si è voluta fare aiutare. Io ho fatto il possibile ma…”.
Non sa di essere intercettato e parla, dice come stanno davvero le cose.
Parla delle fragilità di Viviana che da tempo crede di essere inseguita da auto di grosse cilindrata.
“E invece con l’incidente, là si è cacata sotto, chissà cosa gli è sembrato, ha pensato chissà ora che succede, o magari gli sembrava di essere inseguita. Perché lei mi diceva così, il fatto di essere seguita, che la seguivano con le macchine grosse. Aveva questa cosa qui. Sì sì. Che la seguivano, che la guardavano, sì manie di persecuzione… e sì sì, si fissava, si fissava”.
In tv raccontava invece la storiella, preparata con cura.
Mondello sapeva perfettamente cosa fosse accaduto quel giorno a Viviana e Gioele.
“Vediamo Roberto quanto mi danno, perché sennò non mi muovo. Non mi interessa. Perché non mi interessa”, dice al cognato.
“Fosse anche mille euro, io andrei di corsa”, risponde lui a Daniele Mondello infastidito ribadisce: “Ma quali mille euro, Roberto! Sì mille euro! Ma non esiste! Almeno…ma…il più scarso deve essere cinquemila euro”.
Non c’è bisogno di commentare parole così squallide.
Un padre che ha perso la moglie e il figlioletto appena due mesi prima.
Che invece di pensare alla tragedia accaduta nella sua vita, pensa a quanti soldi dovrà chiedere per andare in tv!
Questa è la prima parte di verità che viene a galla.
Un dramma nel dramma.
E non mi stupirei se altri capitoli di questa torbida storia venissero a galla.
Una storia crudele, un uomo che riesce a fingere per mesi in cui l’unica certezza è la morte di due innocenti, senza un perché.