DI PATRIZIA CADAU
Bergoglio, ha detto oggi che “l’aborto è un omicidio, senza mezzi termini”. Dice anche di guardare alla storia della Chiesa: eh ma infatti. Morti, crociate, inquisizione, roghi, omicidi, caccia alle streghe, genocidi, fiancheggiamento di dittature di ogni specie, soprusi, abusi, pedofilia, corruzione, malaffare, discriminazioni feroci di ogni ordine e grado.
Comunque, il Papa fa il Papa e dice quello che meglio crede: il problema però resta il fatto che in questo stato Medievale, quello che dice il Papa si ripercuote poi sulla vita civile e pubblica e nel caso specifico, sulle strutture sanitarie che hanno una percentuale altissima di obiettori di coscienza che scelgono di essere obiettori per motivi legati alla carriera e alle infiltrazioni clericali.
L’ipocrisia fatta sistema.
Di fatto facendosi i fatti loro sulla pelle delle donne e sui corpi delle donne. E questo è inaccettabile per un’organizzazione sessista, di soli uomini, che ha una tradizione millenaria di odio sociale, di crudeltà gratuita e di preclusione misogina.