LA MELONI E LA “LOBBY NERA” A SUA INSAPUTA

 

DI EMILIANO RUBBI
La Meloni che dice di voler vedere tutto il materiale dell’inchiesta di Fanpage, prima di dare un giudizio su Fidanza, il numero tre di Fratelli D’Italia, questa è meravigliosa.
Infatti:
1) nel video si vedono Fidanza e una candidata locale attorniati da gente che si propone di “infiltrarsi nei partiti”, inneggia a Hitler e insulta neri, ebrei e meridionali;
2) si vede Fidanza che si produce in diverse versioni acrobatiche del saluto romano;
3) si vede lo stesso Fidanza prendersi gioco di un giornalista minacciato dai gruppi neonazisti;
4) si vede sempre Fidanza che chiede al giornalista sotto copertura di Fanpage se per caso preferisca fare un versamento in nero per la campagna elettorale della candidata al consiglio comunale milanese, in cambio ovviamente di favori politici da parte di FI;
5) si vede Chiara Valcepina, la candidata in questione, fare diversi saluti romani e ridere di gusto alle battute su neri, ebrei e meridionali.
Poi, a chi glielo chiede, dice che lei è chiaramente nordica, come dimostra il suo cognome, mica come quel terrone che hanno candidato a fare il sindaco.
Ora, a meno che da qualche parte, nel girato, non ci sia un punto dove Fidanza e Valcepina urlano insieme “SCHERZONE!” Ci avevate creduto? È una “candid camera!” Mi chiedo come possa, dell’ulteriore materiale, smentire quello che già si è visto. Magari non ci saranno gli estremi per una denuncia, tanto al reato di apologia del fascismo non ci crede nessuno, in Italia facciamo come se non esistesse, e anche perché la proposta di pagamento in nero da parte di Fidanza non avrà prodotto esito, dal punto di vista etico però è tutto lì, chiaro come il sole.
Se la Meloni non prende le distanze da tutto questo, significa che lo appoggia.
Significa che Fratelli d’Italia, di fatto, è un partito neofascista.
Non che ci fossero dubbi, eh, è un po’ il segreto di pulcinella, ma almeno così possiamo ricominciare a chiamare le cose col loro nome.
Poi, per carità, oggi potete anche decidere di farvi chiamare “sovranisti” o “patrioti”, come volete, ma io preferirei seguitare a riferirmi a voi col nome che avete sempre avuto: fascisti.