CGIL, CIAK SI GIRA

DI PIERLUIGI PENNATI

Oggi la CGIL è andata in scena, in migliaia e migliaia hanno manifestato in tutte le città d’Italia ed invaso Roma, almeno a quanto dicono i giornali, e tutto grazie a Forza Nuova che è riuscita in quello che nemmeno la stessa CGIL ormai sperava più: resuscitarla.

Bella manifestazione e grande solidarietà da tutta la politica, o quasi, peccato non averla vista prima.

Peccato non vi siano state proteste per l’abolizione della separazione bancaria, anzi è piaciuta molto.

Peccato non sia stato detto nulla per l’abolizione delle mere prestazioni (legge 1369/60) che hanno reso precario a suon di subappalti quasi tutto il mondo del lavoro italiano gemerando disoccupazione, sfruttamento ed abbassamento dei salari, si vede che erano distratti.

Peccato che per la riforma delle pensioni non sia nemmeno scesa in piazza, ma quella era necessaria, o forse no ma erano impegnati altrove.

Peccato che per la modifica dell’articolo 18 ci sia stata solo una passeggiata della segreteria risvegliata per due ore e poi tornata in letargo.

Peccato che per manifestare solidarietà a quella che è oggi nei fatti solo un’impresa come tante che va a braccetto con il geverno di turno, persino con i 5stelle e la lega se serve, scendano in piazza così tante persone, mentre nelle aziende ormai sono solo i sindacati autonomi a tenere a freno gestioni sempre più spregiudicate che vessano e sfruttano i lavoratori al punto da arrivare spesso persino a rischiare la loro vita.

Peccato.

Ma se nonostante tutto ciò la CGIL per caso fosse ancora viva, allora da domani dovrebbe protestare per cambiare questo stato di cose con maggior forza di quanto fatto oggi per autocelebrarsi, se non succederà allora sarà la CGIL che conoscevamo negli ultimi decenni, il ciak sarà terminato, si potrà lasciare di nuovo la scena per vivacchiare qualche altro anno, ma più tranquilli di ieri.

Vedremo.