LATINA, ONORE AL VINCITORE. LA DESTRA NON HA SAPUTO VINCERE

Di CLAUDIA SABA

A Latina, ieri, Damiano Coletta ha segnato un passo importante.
Con fatica ha portato la città ad accettare nuove strade
anche in assenza di quel nuovo libro promesso cinque anni fa.
Ed è accaduto quello che la città forse desiderava ma che non ha mai avuto il coraggio di ammettere.
Certo, la destra, ci ha messo molto di suo per spianare la strada al secondo tempo di Coletta.
Con i soliti personaggi, i soliti giochetti di una coalizione disomogenea e mai sulla stessa lunghezza d’onda.
Lo dimostrano i “no” ricevuti in quasi tutta Italia dove ha perso in quasi tutte le città maggiori.
Ora, la destra, dovrà fermarsi e porsi qualche domanda abbandonando quell’aria mai troppo chiara e posizioni indubbie.
Latina non ha voluto questa destra, ha scelto la stabilità ma soprattutto ha scelto una squadra, quella di Lbc, che sin dall’inizio della campagna elettorale si è mostrata unita e compatta agli occhi di tutti.
Un elemento prioritario e necessario quando si vuole vincere.
La sconfitta della destra disunita lo dimostra.
E dovrà fare molta strada per recuperare consensi un po’ ovunque.
Parlare alla pancia della gente premia nell’immediatezza ma occorre ben altro per convincere le persone a votarla.
Ma a Latina chi ha vinto, sono stati anche i “rematori contro”.
Quelli che hanno tradito gli elettori per una poltrona.
Che adesso siederanno in consiglio comunale e saranno la maggioranza, una maggioranza che sicuramente troverà sempre un accordo per andare avanti.
Chissà se sapremo mai i nomi di quei “responsabili”, di quelli che hanno lavorato contro gli altri e solo per se stessi.
Troppo evidenti le differenze di preferenze dal primo al secondo turno e un
motivo ci dovrà pur essere.
Ma in questo momento il centrodestra non può neppure pensare di tornare alle urne in breve tempo.
Perderebbe ancora e continuerà a perdere fino a quando non avrà riprogrammato la sua dirigenza interna.
Questa destra, a Latina, ha perso per non aver avuto la capacità di osare, di lavorare con giudizio nei tempi e modi giusti, di non aver saputo creare una nuova classe dirigente fatta di giovani piuttosto che dei soliti noti.
Per rialzarsi dovranno confezionarsi un abito nuovo basato su credibilità e affidabilità.
Su idee nuove, progetti nuovi e personaggi di spessore diverso, all’interno.
Un centro destra inquinato da correnti estremiste mai demonizzate dai big, è un centro destra che non potrà più vincere.
O si cambia o si muore.
E … onore al merito del rieletto sindaco a Latina, Damiano Coletta, che non si è mai dato per vinto.