DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI
Mentre tutti gli occhi sono puntati sul problema del momento, sia esso una tragedia come il rientro del piccolo Eitan da Israele, l’allerta meteo o i nuovi dati Covid, i danni dell’abolizione della legge 1368/60 ad opera della 30/03 sotto il governo Berlusconi continuano a mietere vittime, fare disoccupati e mettere in pericolo le persone.
Oggi segnalo la protesta dei lavoratori IKEA di Brescia che spiegano che in quella filiale il magazzino è affidato ad una società estera multinazionale, quindi in appalto, cosa che la legge 1369/60 non permetteva, ma non finisce qui, la multinazionale, la Rhenus che in tutto il mondo trasporta e fa il montaggio dei mobili pesanti per il gigante svedese, a propria volta subappalta ad alcune piccole società che a propria volta si servono di corrieri pagati a giornata od ancora sub-sub-appaltano, mettendo in competizione tra loro poveretti che per un prezzo molto basso vengono costretti a caricare i loro furgoni per migliaia di kg. ben oltre il limite consentito dal codice stradale, pena il licenziamento o l’allontanamento.
Questo significa a propria volta che troppo peso, oltre a far rischiare giuste contravvenzioni che nel caso devono essere pagate dai dipendenti pizzicati in fallo, mette a dura prova motore e sistema frenante, producendo maggiore inquinamento e pericolo di guida, sia per i conducenti che per gli altri utenti della strada.
Se non carichi non lavori, se prendi una multa per il peso la paghi tu, se fai incidenti o ti ritirano la patente ci pensa la provvidenza e se non finisci la giornata anche dovessi lavorare per 12 o 14 ore non ti pagano, così qualche giorno fa una trentina di loro ha pensato di organizzarsi e protestare chiedendo un incontro per discutere della cosa.
Risultato? Oggi, 25 ottobre, i subappaltatori di Rhenus, hanno fatto una serrata e li hanno LICENZIATI tutti e trenta.
Dopo l’abolizione della separazione bancaria, l’apertura selvaggia ai mercati economici internazionali, l’adesione ad una Unione Europea basata sul ricatto monetario, l’abolizione della legge 1369/60, l’introduzione delle limitazioni allo sciopero e la modifica della legge 300/70, forse anche l’articolo 1 della nostra Costituzione dovrebbe essere sostituito con uno più attuale, tipo che l’Italia è uno stato a democrazia economica delegata basato sullo sfruttamento dei lavoratori, la sovranità spetta alla BCE ed alle multinazionali.
Eppure sembrava semplice all’inizio ed è così che ci hanno fregato.