DI CLAUDIA SABA
Sabrina Beccalli era stata trovata senza vita a Crema, il giorno di ferragosto dello scorso anno.
Aveva 39 anni.
Alessandro Pasini, un suo amico di 46 anni, era stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere.
Oggi, a sorpresa, per l’uomo è arrivata l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”.
È stato condannato soltanto a 6 anni per aver dato fuoco al corpo.
Tornando così immediatamente libero.
“Maledetta legge italiana! L’ha uccisa e l’ha bruciata, e prende solo sei anni!”.
Queste le parole dei familiari di Sabrina presenti in aula.
Rabbia e impotenza davanti a decisioni difficili da accettare.
Alessandro Pasini ha sempre sostenuto che quella notte, con Sabrina, aveva solo consumato droga.
E la sua morte sarebbe avvenuta per overdose.
Ma per il Pm è stato proprio lui ad ammazzare la ragazza.
Il movente, un rifiuto dopo aver consumato insieme cocaina.
Dopo la morte della ragazza, Pasini aveva caricato il corpo senza vita di Sabrina sulla sua auto appiccando il fuoco nelle campagne circostanti.
Ma il giudice non ha ritenuto certa la prova del delitto.
Se ne riparlerà in appello.