LETTERA IMMAGINARIA DA GRETA THUNBERG

DI PAOLO DI MIZIO

“Mi avete rubato l’infanzia! Mi avete rubato l’infanzia! Mi avete rubato l’infanzia!”
Greta Thunberg
via email (!?)

Cara Greta,
fingo che tu mi abbia scritto perché vorrei dire ciò che mi è venuto in mente osservando una foto che ti ritrae nella tua casa, dove vivi in un certo lusso con la tua famiglia. Sappi che ho grande rispetto per la tua condizione disturbata da mali ereditari (sindrome di Asperger, dicono i tuoi genitori) e ho a cuore le sorti di questa Terra quanto te.

Però ormai hai quasi 19 anni e bisogna che tu sappia che con quel “Mi avete rubato l’infanzia” non solo hai fatto danni incalcolabili tra i ragazzi del ricco Occidente – che oggi si sentono vittime mentre invece sono aguzzini -, ma hai anche deviato l’attenzione, che già era scarsa, dalle vere infanzie rubate.

Le vere infanzie rubate sono quelle dei bambini di 10 anni che in Africa, per due dollari al giorno, si calano nelle miniere di cobalto e spaccano le pietre per estrarre i minerali. Sono quelle dei bambini che in Asia, per un dollaro al giorno, cuciono t-shirt nelle fabbriche-dormitorio, in India, in Bangladesh, in Pakistan, fermandosi solo per dormire sul pavimento.

È grazie a quelle infanzie rubate che tu e la tua generazione godete di smartphone, tablet, playstation, tv, auto, aerei e ogni lusso. Per questo dico che tu e la tua generazione siete non vittime ma aguzzini e noi, vostri padri e madri, siamo complici: avete e abbiamo rubato infanzie. Ma non certo la tua. Pensaci. Ci sono già tanti ipocriti e ignoranti in giro che non c’è bisogno di gente che penda dalle labbra di una ragazzina che ancora non sa cos’è il mondo.
Da: La Notizia