DI MASSIMO RIBAUDO
La situazione della politica italiana è questa.
Ci sono due Leghe: quella di Salvini, Borghi e Bagnai e quella di Giorgetti.
Abbiamo due Fratelli d’Italia: uno europeista e conservatore, l’altro fascista meloniano.
Poi, ci sono tre Pd: quello di Letta, Orlando e Zingaretti. Quello di Bonaccini (da dimenticare) e vari sindaci e quindi i renziani di Area riformista.
Come se non bastasse abbiamo tre Movimento 5 stelle: i pro Conte, i pro Grillo e gli orfani di Di Battista.
E ci sono i resti di Forza Italia: Berlusconi e fidanzata “Fasci-na” (“nomen omen”) contro Brunetta e le due vestali (Gelmini e Carfagna).
Con il maggioritario non si giunge a una sintesi, ma ad continuo litigio di questi feudi personali impazziti, che non concordano su nulla. Lo abbiamo visto: il maggioritario alza solo il livello delle lotte interne e la voce dei capibastone.
Con il proporzionale devono per forza accordarsi su punti comuni e magari dire a Draghi: “Fai tu, che noi facciamo finta di esistere ancora”.
La mia soluzione? Salomonica.
Una donna di centrodestra come Presidente della Repubblica, Marta Cartabia, e il proporzionale col 4% di sbarramento. E per cinque anni si respira.
Temo che invece si andrà sempre più a creare caos nel nostro puzzle infinito