DI LUCIANO RAGNO
Siamo in un centro vaccinale di Biella. Un signore di 50 anni- un’età dove la goliardia ha ceduto ormai il passo alla dignità- si presenta per il vaccino prima dose. Un cittadino con buonsenso fra tanti cittadini con buonsenso. In fila, in silenzio.
Arriva il suo turno. L’infermiera l’invita a mostrare l’avambraccio. E il signore ubbidisce. E’ strano quel colore della pelle, troppo levigata, esageratamente uniforme. L’infermiera riflette.
E scopre che è un avambraccio al silicone. E’ finto.
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Il leader dei portuali triestini no green pass, Stefano Puzzer, alza il livello della protesta. E allora , con un gruppo di amici, va alla sede dell’ONU a Ginevra, per presentare una denuncia ufficiale contro il governo italiano. Vagano per gli uffici, nessuno li riceve.
Spedizione fallita.
Ma sulla pagina Facebook che sostiene la causa no pass dei portuali compaiono una foto e un commento. E’ l’immagine di Puzzer che stringe la mano a Kofi Annan nella sede dell’ONU. La didascalia: ” Mentre i nostri i politicanti ci chiudono le porte, il Segretario Generale Kofi Annan ci ha ricevuto . Grazie mr Kofi. W i portuali”.
Un dettaglio: Kofi Annan è morto da tre anni.
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(Immagine: il fotomontaggio di Stefano Puzzer con Kofi Annan e il commento sulla pagina Facebook dei portuali no green pass).