GEORGE CLOONEY, DIGNITA’ ESEMPLARE E COERENZA

DI MARISA CLARA CELESTE CORAZZOL

 

Quando si ha un’anima, una coscienza critica, quando la dignità personale non è mercanzia di facile consumo e quando si è veri uomini e non piccole marionette. Eccone un esempio: George Clooney ha detto no a una paga di trentacinque milioni di dollari per un solo giorno di lavoro.

La notizia è girata qualche giorno fa in seguito a una dichiarazione rilasciata dall’attore al quotidiano britannico The Guardian e fa riferimento alla proposta di girare uno spot pubblicitario per una compagnia aerea. “Un Paese che, sebbene sia un alleato degli USA – ha detto Clooney – è a volte discutibile e così ho pensato: bè, se mi toglie un minuto di sonno, non ne vale la pena”.

Da quale Paese sia arrivata l’offerta di lavoro non è stato rivelato, ma sappiamo che la decisone è stata presa dopo un consulto con la moglie Amal Ramzi Alamuddin Clooney, libanese con cittadinanza britannica, giurista in diritti umani e tra le donne arabe più influenti e indipendenti al mondo, per i casi seguiti da Assange a Tymoshenko.

Tutto fa pensare che un’offerta pecuniaria così salata sia arrivata dall’area del Golfo: Arabia Saudita? Qatar? Emirati? Paesi che non lesinano nei cachet, tipo l’incredibile caso dei quarantatremila euro per uno discorso tenuto a un convegno da un noto politico italiano, che non si è fatto pregare.

Invece George Clooney ha detto no, per motivi etici e senso di responsabilità.