“ROMA NORD E’ COME IL VIETNAM?”

DI EMILIANO RUBBI
Allora, a scanso di equivoci premetto che Pietro Castellitto non è un mio amico. Neanche lo conosco, mai incrociato in vita mia.
Però la frase che sta circolando su di lui che dice che “Roma nord è come il Vietnam” è stata chiaramente estrapolata da un contesto dove, magari in una maniera non chiarissima, lui voleva esprimere un concetto del tutto diverso. E per capirlo non ci vuole moltissimo, eh, basta leggere le sue parole: “Non credo esista un posto più feroce. Chi è cresciuto a Roma Nord, ha fatto il Vietnam (…) Un mondo dove i valori basilari dell’esistenza: voglia di potenza, di bellezza, di soldi e successo sono ancora in voga. Dinamiche indicate come negative dal mio mondo di provenienza e da buona parte della società civile”.
In pratica, magari in una maniera un po’ confusa, voleva semplicemente dire che, secondo lui, a Roma nord la fanno da padroni tutta una serie di valori e di meccanismi che, sempre secondo lui, andrebbero stigmatizzati. E per questo paragona quel quadrante della Capitale al Vietnam.
Paragone poco calzante? Forse sì, ma bastava leggere quello che ha detto per capire che non stava parlando di “pericolosità” del luogo, mettendolo in relazione col Vietnam.
Poi, oh, capisco perfettamente che faccia ridere pensare che Castellitto sia convinto del fatto che, all’incrocio tra Viale Bruno Buozzi e Viale Parioli, i vietcong si accaniscano sulle signore impellicciate, oppure che crescere a Collina Fleming sia un po’ come passare l’infanzia a Juarez, ma fatto sta che lui voleva chiaramente esprimere un concetto diverso.
Si è espresso male? Probabilmente.
Ma non serviva un genio per capire cosa volesse dire, bastava leggere l’intervista. La verità è che, salvato finalmente il povero Renatino dai suoi interminabili turni di fronte alle vasche di caglio, i social avevano bisogno di un altro cattivo contro cui lanciarsi.
E chi meglio del rampollo viziatello di Roma nord che non conosce la vita ed è convinto che Piazzale Euclide sia il distaccamento romano di Caracas? Quindi è stata fatta circolare solo quella frase, estrapolata dal contesto e usata furbescamente come titolo da alcuni siti per fare clickbait.
Così, giusto per ricordarci una volta in più come funzionano i social.