DI ANTONELLA PAVASILI
Domenica alternativa oggi con la mia Rosa numero 1, la mamma.
All’alba ha accusato un malore ed è intervenuto tempestivamente il 118 che dopo un primo intervento l’ha trasportata all’ospedale di Patti.
Qui abbiamo scoperto un mondo di professionalità, gentilezza, accuratezza che merita di essere raccontato.
Durante le lunghe 12 ore di attesa per tutti gli accertamenti del caso abbiamo interloquito con medici, infermieri e operatori sempre gentili, mai indispettiti, garbati, pazienti, affabili.
Di ora in ora ci riferivano tutto ciò che stavano facendo a mamma, le sue condizioni di salute e ci hanno sempre tranquillizzate.
Donne e uomini meravigliosi dietro i camici e le mascherine.
Donne e uomini capaci di svolgere alla perfezione il loro lavoro senza mai dimenticare la carezza di un sorriso nascosto e di una parola gentile.
Siamo rientrate a casa da poco.
Mamma Rosa è qui, seduta accanto alla zia Rosa.
Chiacchierano incessantemente e mamma racconta di quanto sono stati bravi tutti.
I medici e gli operatori del 118 e i medici, gli infermieri e gli operatori dell’Ospedale di Patti.
Il caminetto acceso di fronte a loro guizza luce e calore.
Lo stesso calore che sentiamo dentro quando ci rendiamo conto che anche nella nostra terra le cose possono funzionare benissimo.
Grazie a voi signori col camice.
Non dimenticheremo mai i vostri sorrisi che non abbiamo visto ma che abbiamo sentito col cuore