DI NICOLA FRATOIANNI
La moglie di Michele Di Bari, capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, è agli arresti domiciliari con l’accusa di caporalato. Secondo le accuse i lavoratori venivano pagati 25€ per 10 ore di lavoro nei campi, buste paga fasulle e certificati medici contraffatti. Ma su questo sarà la magistratura a stabilire le responsabilità.
#Salvini e #Meloni seguono comunque il copione con rigore, partono all’attacco e chiedono le dimissioni della Ministra dell’Interno #Lamorgese.
Ma passano poche ore e si scopre che la nomina di Michele Di Bari risale al 30 aprile 2019 sotto il governo gialloverde, e a proporla in Consiglio dei Ministri fu proprio Salvini.
Cosa dire, talmente privi di qualsivoglia argomentazione da risultare semplicemente ridicoli. Ormai la #destra è la parodia di se stessa.
Immagino che a questo punto dovrebbe essere Salvini a dimettersi. Sono felice che abbia provveduto a fare da sé tempo fa.