DI ANTONELLA PAVASILI
A conclusione di un check-up sulle mie Rose, che vanno periodicamente controllate come le migliori autovetture d’epoca, arriva un esame in uno studio radiologico cui è stata sottoposta la zia Rosa.
Perché ovviamente, dopo “u dutturi du cori, chiddu di l’ossa, l’esami du sangu”,(dopo il cardiologo, l’ortopedico, l’esame del sangue) la domenica alternativa in ospedale con La Rosa 1, bisognava completare a dovere il ciclo.
Sicché: oggi pomeriggio, accompagnata da Giovanna, la sorella fashion occasionalmente libera dai suoi molteplici impegni, si va a fare l’esame.
Allo studio c’è un caro amico che ha fissato con solerzia l’appuntamento e che si è personalmente occupato della zia Rosa.
Ebbene sì, la zia Rosa se ne è letteralmente innamorata.
Praticamente ne parla da ore.
“Ma chi beddu figghiu, beddu di facci e beddu di modi e di cori, così gentili, così bravu, così affabili…beddu, beddu, beddu…m’aviti a cridiri…quannu mi n’annai mi vinia mu m’mbrazzu e mu baciu…si non avissi statu pi stu schifiu i virus u baciava…cettu chi u baciava!” (Ma che bel ragazzo, bello di faccia e bello di modi e di cuore, così gentile, così bravo, così affabile…bello, bello, bello…dovete credermi…quando me ne sono andata avevo voglia di abbracciarlo e baciarlo…se non ci fosse stato questo schifo di virus l’avrei baciato, sicuro che l’avrei baciato!)
E che ti ha detto zia?
“U risuttatu mu dannu poi…ma io a prossima vota chi me fari sti raggi sempri dda vogghiu nnari…ma chi beddu figghiu, beddu, bravu, gentili”. (“Il risultato me lo daranno poi…ma io la prossima volta che mi devo fare questo esame di nuovo lì voglio andare…ma che bel ragazzo, bello, bravo, gentile).
E ricomincia la litania…
E vabbè…Peppe è veramente un bel ragazzo, bravo, gentile, affettuoso…
Ma vi pare che debba rapire così il cuore di un’anziana signora?
E allora la prossima volta portiamo anche l’altra Rosa…e se cominciano con i loro siparietti saranno affari suoi!
E comunque…le mie Rose sono stupende…e, come dicono loro: “quantu vali un amicu bonu non vali nenti” (quanto vale un buon amico non vale niente).