ADDIO 2021

DI LUCIANO RAGNO

 

 

E’ già venerdì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Fra un grappolo di ore ci liberiamo del 2021. Non è stato dei migliori. Anzi. Comunque, se ne va. Allora mi chiedo: se dovessi fare un titolo sull’anno che sta arrivando, cosa potrei scrivere ?
Ecco, ci sono:
L’ ABBRACCIO
E’ stato l’anno dell’abbraccio.
Quello realizzato. I grandi successi non solo nello sport ma anche altrove, uno su tutti il premio Nobel per la fisica a un italiano.
Quello negato. Per colpa di un virus è mancato quel gesto spontaneo, pieno di amicizia e di affetto. Quel contatto avvolgente che saluta un ritorno o una partenza o regala un conforto.
Quello a distanza. L’abbraccio degli amici, tanti, che hanno la pazienza di leggere la mia riflessione all’alba. Grazie, ringrazio commosso.
Quello tutto mio. L’abbraccio che ha segnato il mio 2021. Quello a Chiara per la laurea in giurisprudenza. Quello a Michele per la laurea triennale in ingegneria. Quello a Elena per la maturità. E quello , tutte le mattine quando mi sveglio, a mia moglie.
“Ci si abbraccia per ritrovarsi interi.*
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* Alda Merini.
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(Fonte dell’immagine: pieditralemani.it).