DI CLAUDIA SABA
Daniele. 7 anni.
Sgozzato ieri dal padre, Davide Paitoni, 40 anni.
Dopo l’omicidio, ha poi nascosto il corpo in un armadio della casa.
L’uomo, ai domiciliari per aver accoltellato un collega, non soddisfatto, ha tentato di uccidere anche la moglie, dalla quale si stava separando, in casa dei genitori.
Poi si è dato alla fuga.
I carabinieri lo hanno arrestato al confine con la Svizzera.
La tragedia è accaduta a Morazzone, in provincia di Varese.
L’assassino, nonostante fosse già stato denunciato per maltrattamenti in famiglia, aveva ottenuto di poter trascorrere il Capodanno con il figlio che, proprio oggi, sarebbe dovuto tornare dalla mamma.
Ma come spesso accade dopo una denuncia, lei viene ammazzata.
In questo caso, a morire è stato un bambino di 7 anni.
Perché certi “uomini” che odiano le donne, odiano tutto quello che loro amano.
Anche i propri figli.
Mi chiedo come un soggetto che tenta di uccidere un collega, sia potuto finire ai domiciliari e non in carcere.
E perché, quel soggetto, denunciato per maltrattamenti in famiglia, sia stato lasciato libero di trascorrere il capodanno con il figlio.
Fino a quando le donne non verranno ascoltate abbastanza e lo Stato non interverrà con leggi più appropriate per tutelare donne e bambini, la violenza non avrà mai fine.