DI MARIO PIAZZA
Alla destra non importa granché di chi sarà il nuovo presidente della repubblica, lo si può facilmente intuire dalla carnevalesca candidatura di Silvio Berlusconi.
La destra, questa destra tragicomica ha un unico obiettivo strombazzato, balbettato o biascicato dai suoi altrettanto tragicomici segretari di partito: buttare all’aria la democrazia parlamentare per favorire la transizione verso quel genere di presidenzialismo che della democrazia è l’esatto contrario, uno scenario da incubo che abbiamo visto perfettamente rappresentato da Trump, da Bolsonaro, da Orban.
Per questo a guardia della Costituzione e delle libertà democratiche e a rappresentare quei due terzi di Italia che dal più profondo del cuore schifano il fascioleghismo ci vorrei una personalità solida, preparata, visceralmente democratica, maschio o femmina poco importa purché queste qualità siano certificate da una lunga attività politica senza ombre, conflitti d’interesse e sconsiderate militanze.
Per questo al Quirinale io ci vorrei Rosy Bindi.