CHE FINE HANNO FATTO LE FARFALLE?

DA REDAZIONE

 

 

Quando se ne vanno le farfalle dallo stomaco?

Quando si invecchia, quando si è tristi o quando non si incontra uno che sappia risvegliare le tue farfalle?

Approfitto dell’argomento per pubblicare il magnifico quadro di Emile Friart, gli innamorati. Fino ai quarant’anni gli incontri erano palpitanti, l’emozione reciproca, conoscevi un ragazzo/uomo e partivi con la testa e lui partiva insieme a te.

Narcotizzavi l’amica del cuore spiegandole nel dettaglio la forma delle unghie di lui, volteggiavi “fringuella” tra baci nei cortili dei palazzi al parabrezza della tua auto, che era come il mercato dei fiori di Sanremo. Le farfalle nello stomaco danzavano, tu ridacchiavi ed arrossivi da sola ricordando quello schiaffetto sulla natica.

Poi sono intervenute le catacombe, i casi umani, l’interesse reciproco tiepidissimo, la noia, i pranzi da far finire in fretta perché è meglio giocare a “Jellysplash” che pranzare con uno che parla per un’ora e tre quarti e non ti fa una domanda perché non è incuriosito. O che ti fa pagare la tua parte di pranzo.

E allora mi chiedo: non esistono più gli uomini interessanti, sono io ad essere diventata poco interessante o le farfalle nello stomaco dopo quarant’anni esigono il pensionamento?

Angela Di Pietro

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“Gli Innamorati” di Emil Friart