L’OBBLIGO VACCINALE IMPOSTO DAI 50 ANNI IN SU, MA NON PER CHI E’ PIU’ GIOVANE

DI EMILIANO RUBBI

 

L’obbligo vaccinale imposto dai 50 anni in su, ma non per chi è più giovane.
In pratica: se hai 49 anni puoi continuare a lavorare senza problemi pure se sei un no vax, se ne hai 51, invece, te ne stai a casa come uno Djokovic qualsiasi, ma senza i suoi milioni.
È chiaro che si sia scelto di intervenire in maniera più pesante sulle fasce di popolazione non vaccinata over 50 perché sono quelle che finiscono più facilmente in terapia intensiva, ma il punto rimane: eticamente parlando, questa è una cosa difficilmente giustificabile.
Tutto questo perché si ha una paura fottuta di procedere con quello che si sarebbe dovuto fare sin dall’inizio, e che se si fosse fatto tempestivamente avrebbe salvato migliaia di vite umane: procedere con l’obbligo vaccinale. Per tutti, non per categorie o fasce d’età.
Invece si continua ad andare avanti così, erodendo un po’ per volta lo zoccolo duro dei no vax, perché non si ha la forza politica di fare quello che andava fatto da subito.
Ed è per questa debolezza di fondo, che le persone muoiono