DI ANTONELLA PAVASILI
Nel sacco della befana oggi oltre 200.000 contagi da Covid.
E, più o meno ovunque, lunedì si tornerà a scuola in presenza.
Perché la scuola è sicura, perché la DAD aliena, perché la variante Omicron non sarebbe troppo virulenta.
Perché comunque ormai si è detto e cambiare idea, anche dinanzi al disastro che si profila, viene percepito come una sconfitta.
E allora cambiamo (per l’ennesima volta) le regole ma si torna a scuola in presenza.
E davvero non vorrei essere nei panni di chi ha responsabilità amministrative ed è tenuto a star dietro a chi, con molta probabilità, si è disconnesso dalla realtà.
Di chi cerca di districarsi tra circolari, regole, livelli di competenza, autorità superiori.
Perché tanto…a comu a fai fai a sbagghi… (Comunque lo fai sbagli).
Perché a volte, forse, per dire fermiamo per qualche settimana la palla e cerchiamo di ristabilire un minimo di serenità ci vuole un coraggio enorme.
O forse solo un po’ di coraggio.
Il coraggio di tirar fuori gli attributi, guardare i dati degli ospedali pediatrici e proteggere i bambini.
I bambini, il nostro futuro, la nostra gioia.
Ecco, io penso che coi bambini non si debba giocare.
Ogni bambino in ospedale è un pugno in faccia a Dio.
La politica, le prese di posizione, l’attaccamento feroce alle vostre posizioni fatelo su ogni argomento.
Ma non sui bambini.
Assolutamente no!