DI PIERLUIGI PENNATI
A questo punto comincio seriamente a pensare che la cosa migliore che ci possa capitare sia eleggere Draghi presidente della repubblica, così siamo certi di toglierlo dal Governo mummificandolo al Quirinale da dove al massimo rimanda qualche legge in parlamento, ma non più di due volte, senza rischiare l’impeachment.
Draghi si è insediato il 13 febbraio 2021, 11 mesi fa, da allora è cambiato tutto, l’Italia dichiarata in confusione è entrata ufficialmente nel caos, i contagi non sono diminuiti e nonostante la campagna vaccinale sono persino esplosi ed in compenso, a parte il primo disperato lock down, è in generale diminuita la libertà personale di tutti, la scuola non si sa se e come ripartirà, la sanità continua ad andare ai provati, i ristori sono stati ridimensionati se non cancellati, il PNRR distratto a favore delle multinazionali, le pensioni rimaste com’erano se non peggio (da 62 anni per quota cento ne servono servono comunque 64 per quota 102 come la prima Fornero) ed ogni giorno si scopre qualche nuovo problema che nel silenzio generale è stato approvato o sventato, non ultimo il differimento al 31 marzo 2022 del termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2022/2024 degli enti locali ed il maldestro tentativo di privatizzare tutta l’acqua nazionale in un solo colpo….
Stando così le cose, facciamolo presidente e chiudiamo la partita.