DI NICOLA FRATOIANNI
Draghi nella conferenza stampa scopre l’acqua calda e dice solennemente che la scuola deve essere in presenza.
Bene, siamo d’accordo.
Ma forse non sa che insegnanti, studenti e famiglie non sono arrabbiati perché le scuole sono aperte, ma per le condizioni in cui sono aperte, che scarica esclusivamente su di loro la responsabilità rispetto al contagio.
La maggior parte dei genitori ha la sensazione di giocare alla roulette russa.
Perché in due anni di pandemia lo Stato non ha fatto alcune cose che andavano fatte e che riassumo brevemente qui:
– Nessun intervento sul numero degli alunni per classe;
– Nessun intervento sul trasporto pubblico locale;
– Nessun piano per l’areazione delle aule;
– Nessun intervento per garantire mascherine ffp2 a insegnanti e studenti;
– Nessun intervento su test gratuiti in classe e tracciamenti di massa ed efficaci, al di là delle promesse non mantenute dal generale commissario.
Così è più chiaro?