DI MARIO PIAZZA
MATTARELLA: Ha detto di no, ma siete sordi o cosa?
DRAGHI: Andrebbe anche bene, ma il giorno dopo cade il governo.
BERLUSCONI: “Giuro di difendere la prostituzione…”
AMATO: Non è di parte, anzi non è e basta.
CARTABIA: Ottima, se servissero lezioni di giurisprudenza.
CASELLATI: Esperta di parentele nordafricane, non scherziamo.
CASINI: L’ideologo della kasta, possiamo farne a meno?
FRANCESCHINI: Meglio uno scatolone di sonniferi.
GENTILONI: Quello dei finanziamenti alla Libia, bocciato.
MORATTI: La medium di Craxi, nostalgia della Milano da bere?
PRODI: Come Franceschini, forse peggio.
VELTRONI: Esperto di cinema, “Facciamoci del male”.
BINDI: Sarebbe perfetta, per questo non verrà mai eletta.
Battute da bar, e cosa è la buvette di Montecitorio se non un bar?
Altro che mille “grandi elettori”, il nuovo presidente verrà eletto da quei cinque o sei che da almeno un anno giocano tra loro al tiro alla fune senza che qualcosa cambi nel mondo del lavoro, nella sanità, nella giustizia, nella sicurezza, nell’assistenza, nell’istruzione.
Non fatevi illusioni. Che si accordino su un nome o su un altro per noi non cambierà un beato ca**o, statene certi.