DI LUCIANO RAGNO
E’ già martedì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Il mondo si presenta, non da oggi, con due facce. Leggo stamane i giornali. Mi soffermo sul rapporto Oxfam che verrà presentato al “World Economic Forum” di Davos. Gente che capisce di conti. Già il titolo mette i brividi: ” La pandemia della disuguaglianza”.
Bastano poche righe e si conferma che chi è già ricco, in questi ultimi due anni di pandemia, è diventato ancor più ricco e chi era povero è diventato ancor più povero.
Prima faccia:
Se anche ognuno dei dieci ultramiliardari al mondo decidesse di spendere un milione di dollari al giorno ( non è un refuso: un milione di dollari al giorno) dovrebbero passare 414 anni ( anche questo non è un refuso: più di 4 secoli) per vedere azzerati i propri patrimoni.
Seconda faccia:
Dieci milioni di persone al mondo vivono con 1,9 dollari al giorno ( 1 euro e 67 centesimi). Un caffè. E altri 163 milioni di individui con 5,50 dollari ( 4 euro e 83 centesimi). Un panino e una birra.
Situazione grave anche in casa nostra: oggi 1 milione di italiani e 400 mila famiglie sono sprofondate nella miseria.
Non scomodo per un commento economisti, sociologi e politici. Mi basta andare a leggere le parole di uno scrittore, Stefano Benni: “Il mondo si divide fra quelli che mangiano il cioccolato senza pane; quelli che non riescono a mangiare il cioccolato se non lo mangiano con il pane; quelli che non hanno il cioccolato; quelli che non hanno il pane”.
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(Fonte dell’immagine. Forchecaudine.it).