DI LUCIANO RAGNO
E’ già martedì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Totò e la fontana di Trevi, roba da dilettanti allo sbaraglio. La nuova frontiera dei no green pass è: “Prendi 3 paghi 2”.
La racconto. Con il massimo disprezzo per i protagonisti.
Una persona – chiamiamola Mario- va a fare il tampone e si scopre positivo. Un dramma per tutti. Ma non per chi ha il gene della truffa. Contatta un no green pass- chiamiamolo Franco- che sa di essere negativo ma che ha bisogno del green pass . Un altro fuori di testa che non vuole assolutamente vaccinarsi.
Mario, il positivo, si fa dare da Franco la tessera sanitaria e con questa si presenta a un Centro tamponi. Si mette in fila con il rischio di infettare la gente intorno. Ma lui è un incosciente. Tanta folla, non c’è tempo per il controllo dell’identità.
Mario si sottopone al tampone. Ovviamente risulta positivo. Ma ufficialmente risulta positivo anche Franco che gli ha dato la tessera sanitaria. Dopo una decina di giorni, il tempo della quarantena, Franco ,falso positivo, si presenta in un Centro tamponi. Risultato : ovviamente negativo. Quindi , come paziente “guarito” dal Covid, può ottenere il green pass.
Facile. Una sciocchezza: 400 euro.
E qui la novità dell’ultimora.
Non solo Franco ha bisogno del green pass ma anche il figlio e il cognato, anche loro irriducibili no vax. Così Mario si rimette in gioco e rimedia altri due green pass.
Come al supermercato, c’è lo sconto: “Paghi due, prendi tre”.
Roba da codice. E c’è chi applaude. Disonesto come i truffatori.
Forse anche di più.
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Fonte dell’immagine: Chiscrivenonmuoremaiblogpost.com).