DI LUCIANO RAGNO
E’ già giovedì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Oggi è il giorno della Memoria. Si ricorda la crudeltà del potere. Lo scarpone chiodato che schiaccia la vita. E con la vita le idee. E con le idee la libertà.
Non liberi di essere.
Sfoglio nella mente le immagini di quegli anni.
E divento improvvisamente triste.
Poi apro la tv e leggo i giornali. Seguo, in diretta, l’elezione del
Presidente della Repubblica. Vedo idee che volano. Si scontrano, Si
contraddicono. Si alleano. Si nascondono. Riappaiono.
Libere di essere.
E improvvisamente divento felice.
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