LO SPECCHIO DEGLI ITALIANI

DI MASSIMO RIBAUDO

 

Molti si lamentano dello spettacolo indecoroso che stanno offrendo parlamentari e delegati regionali, i “grandi elettori” non esistono, ricordiamolo, per questa elezione del Presidente della Repubblica. Secondo i giornalisti c’è un fossato tra la comunità dei cittadini e gli eletti.
Niente di più falso.
L’isteria collettiva del Parlamento, generata in gran parte dall’incapace e gaglioffo Matteo Salvini, è lo specchio della schizofrenia sociale italiana, amplificata grazie ai media digitali.
A Montecitorio c’ è l’esatta riproduzione dell’incoerenza schizofrenica di gran parte di noi.
Ogni atteggiamento viene considerato degno di attenzione e gli si dà voce e pubblico. L’idea più assurda e balzana viene posta al rango delle valutazioni concrete e razionali. Proporre Berlusconi e Casellati è stata pura follia. Dire che il vaccino non funziona è pura follia. Far entrare i contagiati nei reparti degli anziani malati cronici è stato un crimine contro l’umanità.
Eppure nessuno ci bada.
Meloni, Salvini e Berlusconi sono uno contro l’altro. Esattamente come Di Maio, Renzi, Letta e Conte.
Come i gruppetti, i clubbini, di fan su twitter e Facebook. Come i codazzi di leccaculo negli uffici e sui luoghi di lavoro.
Non si guarda alla soluzione, ma alla sconfitta dell’avversario.
Ci sono tre donne di eccellente levatura: Marta Cartabia, Elisabetta Belloni e Paola Severino. Eleggetene una e fate presto. Siamo fortunati ad avere donne così, che valgono più di tutti i Di Maio, Renzi, Salvini e Meloni messi insieme. Mille volte di più.
Quei c****ni non lo sopportano. E questo succede in ogni ufficio legale, in ogni società di consulenza.
Invidia e isteria narcisistica: ne siamo affetti tutti. Come Berlusconi, come Gelmini e Bernini, che hanno affossato (meno male) la candidatura dell’avvocatessa Casellati.
Il Parlamento è il nostro specchio della follia. Lo abbiamo eletto noi.
Guardiamolo. Forse noi guariremo. Loro, non credo.