DI LUCIANO RAGNO
E’ già sabato.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Purtroppo.
28 novembre 2021. E’ il 38′ del secondo tempo su un campo di calcio alla periferia di Bologna. Il Basca incontra il Saragozza, sono sull’1 a 1. Un giocatore del Basca lancia un pesante, molto pesante, insulto razzista contro un atleta della squadra avversaria. Il Saragozza , con un grande gesto di solidarietà con il proprio giocatore, lascia il campo. Ne abbiamo parlato su questa pagina.
Un mese dopo Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia- Romagna, convoca i giocatori del Saragozza dicendo: ” Non sempre vincere è la cosa più importante quando sono in gioco la dignità e il rispetto delle persone”. E premia tutta la squadra.
Un applauso a questi ragazzi che hanno dato una lezione ai grandi.
Ieri la doccia fredda. Il giudice sportivo trova una norma del regolamento- l’arbitro non ha sentito nulla- e decide: sconfitta a tavolino per 0-3 del Saragozza. Dici: forse l’episodio non è mai accaduto e il Saragozza si è inventato tutto.
No, l’insulto razzista c’è stato. Infatti il giocatore del Basca che l’ha lanciato è stato squalificato per 10 giornate.
Allora è tutto vero.
Si è persa un’altra occasione per dare un esempio di civiltà.
Ci stiamo abituando. Purtroppo.
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Immagine. Il presidente della Regione Emilia- Romagna premia i giocatori del Saragozza per il loro grande gesto contro il razzismo. E’ dicembre. Un mese dopo arriverà lo 0-3. Fonte : Ilrestodelcarlino.it