DI CRISTIANO TASSINARI
I colloqui diplomatici tra la Russia e l’Occidente sono ancora in corso, ma la tensione resta altissima.
La Russia ha ammassato migliaia di militari al confine ucraino e gli Stati Uniti hanno risposto mettendo le proprie truppe in massima allerta, pronte a schierarsi in Europa.
La guerra, ora, è più vicina che mai?
Discuteremo tutti gli ultimi sviluppi con il rappresentante permanente della Russia presso l’Unione europea, Vladimir Chizhov (68 anni).
Ecco l’intervista della corrispondente di Euronews da Bruxelles, Efi Koutsokosta.
“Non abbiamo intenzione di invadere nè l’Ucraina nè nessun altro paese”
Efi Koutsokosta, giornalista di Euronews:
– Ambasciatore, grazie mille per essere con noi.
Mi lasci iniziare con la domanda più ovvia: la Russia è pronta a invadere l’Ucraina o è tutto un bluff?
Vladimir Chizhov, rappresentante permanente della Russia presso l’Ue:
“Non è una questione di prontezza. La Russia non ha intenzione di invadere né l’Ucraina né nessun altro paese. È un bluff creato non in Russia, ma in quei paesi che ora stanno diffondendo questo messaggio, direi isterico, in tutta Europa e nel mondo”.
Efi Koutsokosta, giornalista di Euronews:
– Un messaggio isterico, ha detto. Ma è un fatto che la Russia è stata la prima a schierare armi e sistemi offensivi a distanza di tiro dall’Ucraina. Se questa non è una sfida diretta alla sovranità del paese, allora cosa lo è?
Vladimir Chizhov, rappresentante permanente della Russia presso l’Ue:
“Sareste sorpresi di quante armi offensive la Nato ha schierato lungo i confini russi…. Per non parlare delle basi militari e così via. E aggiungerei anche, come dato statistico, che il numero di sorvoli aerei lungo i confini russi nella regione del Mar Nero, per esempio, l’anno scorso è aumentato del 60%”.
“Non è la Russia che si avvicina alla Nato, è la Nato che si sta avvicinando alla Russia”
Efi Koutsokosta, giornalista di Euronews:
– Intravedete una grave minaccia alla vostra sicurezza da parte della Nato, poi fate la stessa cosa: avete piazzato migliaia di militari vicino al confine ucraino. Cosa c’è in gioco per la Russia, ora?
Vladimir Chizhov, rappresentante permanente della Russia presso l’Ue:
“La posta in gioco per la Russia è la sicurezza nazionale russa. Questo è il motivo per cui la Russia ha presentato un’iniziativa, sotto forma di progetto di accordo con gli Stati Uniti e con i paesi della Nato, che metterebbe su carta, in forma giuridicamente vincolante, una serie di impegni che erano stati concordati negli ultimi 30 anni dal crollo dell’Unione Sovietica, quando, in quei giorni, la Nato promise di non espandersi verso est. Nelle parole dell’allora Segretario di Stato americano, “non un centimetro” verso est. E, da allora, invece, abbiamo affrontato ben cinque ondate di allargamento della Nato in direzione orientale. Così, quando oggi in molti si preoccupano che la Russia si stia avvicinando alla Nato, in realtà non è la Russia che si avvicina alla Nato, è la Nato si sta avvicinando alla Russia”.